I carboidrati fanno ingrassare?
- progettoaliasunibo
- 4 ott 2024
- Tempo di lettura: 3 min
Aggiornamento: 14 dic 2024
Sfatiamo insieme un mito diffuso!
Negli ultimi anni, i carboidrati sono stati spesso considerati il principale nemico della “linea”. Ma è davvero così? Cerchiamo di capire da dove nasce questa credenza e perché non rispecchia la realtà.
Perché si pensa che i carboidrati facciano ingrassare?
Il mito dei carboidrati ingrassanti si è diffuso soprattutto con il successo delle diete low-carb (letteralmente "bassi carboidrati", come la tanto conosciuta chetogenica) che promettono risultati rapidi eliminando pane, pasta, riso e simili.
Questo approccio, però, si basa su una percezione sbagliata: il calo di peso iniziale è spesso dovuto alla perdita di acqua, non di grasso corporeo.
Per il resto, tendenzialmente funziona perché ipocalorica, ma come tutte le ipocaloriche.
Un altro aspetto che ha influito è la crescente presenza di alimenti ultraprocessati, ricchi di zuccheri aggiunti e poveri di nutrienti, che ha portato molte persone a demonizzare tutte le fonti di carboidrati, senza fare distinzioni. Ma questo è un errore: le fonti di carboidrati sono una categoria molto ampia e includono alimenti con caratteristiche e impatti nutrizionali diversi.
Carboidrati e aumento di peso: qual è il vero legame?
L’aumento di peso non dipende da un singolo nutriente, ma dall’eccesso calorico complessivo, dato non solo dai carboidrati ma anche da proteine e grassi (e alcol! Questo dettaglio ce lo scordiamo nel weekend).
I carboidrati, così come tutti gli altri nutrienti, se consumati nelle giuste quantità e all’interno di una alimentazione equilibrata e sostenibile, non causano di per sé un aumento di peso.
Il segreto sta nella scelta consapevole degli alimenti (ai fini del piacere, ma anche della sazietà, e questo è un aspetto importante) e nel loro contesto nutrizionale.
Cerchiamo di prediligere cereali (ancora meglio se integrali o poco raffinati -perché più nutrienti) frutta e legumi, perché grazie a loro apportiamo fibre, vitamine e minerali, aiutando a regolare l’appetito e a fornire energia costante.
Limitiamo (senza eliminare a meno che non lo si faccia per gusto o allergie) alimenti più ricchi di zuccheri aggiunti, perché spesso poveri di fibre e ricchi di calorie, e che si prestano spesso ad un consumo eccessivo, perchè poco sazianti.
Non è corretto classificare i carboidrati (o meglio, le loro fonti) in “buoni” o “cattivi”, ma è utile distinguere quelli che offrono un valore nutrizionale maggiore da quelli da consumare con moderazione.
Perché i carboidrati sono importanti
I carboidrati sono la principale fonte di energia per il corpo e il cervello. Escluderli del tutto può portare alla lunga a mancanza di concentrazione, calo delle prestazioni fisiche e stanchezza. Piuttosto che eliminarli, è fondamentale integrarli in modo bilanciato, abbinandoli a proteine, grassi di qualità e fibre per favorire una migliore gestione della fame e della sazietà.
~ Ehi tu! Se hai seguito una dieta chetogenica e ti sei sentit@ più energic@ e dunque non credi a cosa ho scritto sopra, sappi che quella sensazione di energia è normale: il corpo può inizialmente adattarsi bene all’uso dei chetoni come fonte di energia. Tuttavia, i carboidrati svolgono un ruolo cruciale per supportare la funzione muscolare, il recupero fisico e la concentrazione mentale. Nel lungo termine, un apporto insufficiente potrebbe limitare le tue prestazioni, aumentare il senso di affaticamento e compromettere l’equilibrio nutrizionale. A meno che lo scopo non sia terapeutico, il segreto sta nell’equilibrio, non nell’eliminazione. ~
Conclusione
I carboidrati non vanno demonizzati: ciò che conta è come e quanto li consumiamo. Scegliere alimenti ricchi di nutrienti e bilanciare la dieta con attività fisica che ci piace e ci fa stare bene, può essere la strada giusta verso un buon equilibrio.
Dunque sfatiamo il mito: i carboidrati, se inseriti in un’alimentazione equilibrata, non fanno ingrassare, ma sono un prezioso alleato per il nostro benessere (non solo fisico, ma anche mentale e sociale).
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